domenica 15 dicembre 2013

Blade Runner (Blade Runner, 1982) di Ridley Scott

Capolavoro assoluto della fantascienza, è il film che ha consacrato il talento di Ridley Scott come grande e visionario autore del genere sci-fi. E' un film straordinario per potenza visiva, ambiguità dell'intreccio, atmosfere da incubo elettronico, oscura fascinazione. E' una pietra miliare del genere fantascientifico che ha segnato l'immaginario collettivo per le sue ambientazioni a metà tra il noir d'annata ed il futurismo distopico, ma anche per l'ambiguità dei personaggi, belli e tormentati, angeli oscuri caduti in un inferno metropolitano alla ricerca di se stessi, oltre che di un barlume di speranza. Ambientato in una Los Angeles futuribile, buia, piovosa e multirazziale (in cui l'etnia prevalente sembra quella asiatica), il film racconta la vicenda di Deckard, poliziotto angosciato e dal passato oscuro, che si occupa di "ritirare" un gruppo di replicanti, ovvero androidi perfettamente simili agli umani, ma dalle limitate prospettive di vita, che si sono ribellati ai creatori. Quattro di loro, guidati dal luciferino Roy Batty, cercano di infiltrarsi nella Tyrrel Corporation, per capire il senso della loro "vita" e cercare di prolungarla. Ma ben presto Deckard scopre che esiste un quinto replicante e nulla sarà più come prima. Tratto da un racconto del grande Philip K. Dick, il film di Scott è una geniale fusione tra noir hard boiled classico e fantascienza distopica che si traduce in un memorabile affresco di rara suggestione evocativa. Girato in chiaro scuro, in accordo all'ambiguità di tutti i personaggi, si eleva fin dalle prime immagini allo status di assoluto capolavoro visionario e contiene una lunga sequenza di scene indimenticabili: dal test "void kampf" agli ambienti decadenti e piovosi, dalla casa piena di giocattoli animati alla morte di Tyrell, dal primo incontro con Rachel al monologo finale di Roy. Il film di Scott è anche uno dei rarissimi casi in cui un'opera cinematografica riesce a superare la fonte letteraria d'ispirazione. E' un film perfetto in cui tutto è straordinario: regia, sceneggiatura, fotografia, recitazione, ambientazioni, scenografie, effetti speciali (del grande Douglas Trumbull) e le suggestive musiche di Vangelis. Paradossalmente non fu molto apprezzato alla sua uscita ma ha presto raggiunto lo status di cult con enormi schiere di ammiratori, fino ad esser poi rivalutato, negli anni '90, per il capolavoro che è. Ha avuto una lunga serie di versioni e riedizioni successive, di cui la director's cut del '92 è quella migliore, ben più nera e con un finale più ambiguo e potente dell'originale cinematografico. In un'ideale classifica dei capolavori di fantascienza questa pellicola di Ridley Scott occupa le primissime posizioni, dopo 2001 di Kubrick e pochi altri.

Voto:
voto: 5/5

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