sabato 20 febbraio 2016

Saw - L'enigmista (Saw, 2004) di James Wan

Due uomini, il medico Gordon ed il fotografo Faulkner, si risvegliano in un putrido locale sotterraneo, entrambi incatenati al muro sui lati opposti della stanza. Sul pavimento giace riverso il cadavere di un uomo in una pozza di sangue, che tiene in mano una pistola e, nell’altra, un piccolo registratore di audiocassette. Presto scopriranno di essere ostaggio di Jigsaw, uno psicopatico omicida, che organizza macabri “giochi” di morte per punire coloro che non apprezzano il dono della vita. I due uomini hanno otto ore di tempo perché uno uccida l’altro, altrimenti moriranno entrambi e, con loro, la famiglia del dottor Gordon, che è stata sequestrata dal maniaco. Celebre horror sanguinario del nuovo millennio, in forma di “reality show” e con estetica da videogame. Fu un grande successo di pubblico e diede origine alla triste deriva del così detto “torture porn” (ovvero pellicole in cui la trama è pretestuosa alla messa in scena di sequenze raccapriccianti, in cui le vittime vengono torturate nei modi più efferati). Inverosimile nell’assunto e grossolano nella narrazione, è un accumulo sadomasochistico di sequenze macabre, una morbosa fiera di shock visivi che puntano sempre allo stomaco dello spettatore. La paura latita e, ben presto, subentra l’assuefazione al disgusto e rimane solo la noia. Si procede con frenesia, tra sangue e dolore, verso il celebrato finale a sorpresa, indubbiamente riuscito, che è anche il momento migliore del film. I fans dello splatter lo hanno adorato e ciò ha dato vita a ben sei seguiti (!), sempre più eccessivi, assurdi e sgradevoli. Consigliabile per trascorrere un pomeriggio piovoso, tra amici goliardici amanti del gore, a patto di lasciare il cervello a casa.

Voto:
voto: 2,5/5

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